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Scelta dei deboli

Perché Dio ha destinato il sacerdozio ai maschi? Privilegio? Alleanza con i forti, i guerrieri?

Dio è il Dio della pace, non può allearsi con i guerrieri, checché se ne dica. La donna è la più importante alleata con Dio per la vita, non per la morte. Quanta infelicità crea una donna abortista!

La tradizione di Dio, in tutta la storia di Israele e della Chiesa, è quella di scegliere gli umili, i meno dotati, i secondi. Abele, secondogenito; Davide ultimogenito; Mosè secondogenito. Dio sceglie i più deboli: ecco perché il sacerdozio ai maschi. Poi la protervia maschile, negli individui e nelle istituzioni, enfatizza la scelta di Dio, come fosse un premio o un vanto.

Se il maschio fosse stato il più forte, Dio avrebbe scelto la donna per il sacerdozio. Ma, ai suoi occhi, la donna è già piena di grazia!

Certamente il debole è sempre un presuntuoso. Il maschio, anche con l’incarico del sacerdozio, anziché vivere con riconoscente e umile cuore, richiama le energie della sua profonda superbia, per farsi bello e forte di un dono, dovuto proprio alla sua bassezza e alla sua debolezza. Perché Dio sceglie i deboli per umiliare i forti.

Se il  sacerdote maschio riconoscesse il dono del sacerdozio di spettanza ai deboli, sarebbe felice di poter servire. Servire talvolta anche con il suo dover coordinare e confermare. Anche lui, come Pietro peccatore pentito, è chiamato a confermare i suoi fratelli: quanto più pentito, tanto più consolatore.

Se Dio preferisce il debole, il cadetto, l’umile, questo forse può farci intuire, in qualche modo, il motivo per il quale il Verbo si incarnò in un maschio e non in una donna, pur passando per la donna per realizzare l’incarnazione?

GCM 30.07.13