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Tu sei

Due affermazioni strabilianti troviamo nel vangelo di Matteo: “Tu sei il Cristo” e “Tu sei Pietro”. Tutte e due travalicano l’esperienza del presente.

Infatti si incontrano due uomini. Ciò che essi vedono è un uomo. L’uomo Gesù e l’uomo Simone. Eppure scoprono nell’altro ciò che i sensi non presentano. Qualche cosa oltre: il Figlio di Dio e il costituito pietra basilare della chiesa, voluta da Gesù su indicazione del Padre.

Tutti e due intravvedono nell’altro una realtà, che non si percepisce, ma che è indicata da una luce non umana: non l’uomo (carne e sangue, secondo il parlare semitico), ma “il Padre”.

Questo miracolo della fede, ossia dello stimolo interno suggerito dallo Spirito Santo, si attua spesso nella giornata, se ci lasciamo suggerire dalla fede. Io incontro qualsiasi persona e in lui la fede mi stimola a vedere il figlio o la figlia di Dio. La fede mi aiuta a vedere più profondamente nelle persone, a trattare con loro in modo più convinto, perché vedo in esse il figlio di Dio. Il dialogo eventuale è sempre mediato dallo Spirito, se io decido di parlare secondo lo Spirito, o almeno vedere secondo lo Spirito.

Questa mia città è ripiena di Dio, attraverso la presenza dei suoi figli. E mi prende una tristezza, quando attorno a me noto persone che disprezzano questa loro profonda qualità, attraverso il peccato, l’infedeltà, l’inimicizia e l’odio. Il mondo brulica di figli di Dio, e noi non ce n’accorgiamo.

Tu sei Cristo, tu sei Pietro. Sono due indicazioni, che diventano due luminose funzioni nel mondo.

Tu sei Figlio di Dio, destinato a esser luce, sale, vita per tutti.

GCM 29.06.12