Dio speranzaL’unica speranza è Dio. Chi rifiuta di conoscere Dio, perché immagina che Dio comprima la sua libertà, è votato alla disperazione. La disperazione può essere tangibile, come nei suicidi, nei tossicodipendenti, negli alcolizzati. Può essere anche raffinata, come nei poeti, negli scienziati scettici, negli eserciti preparati alla guerra, o nei topi di biblioteca che cercano risposte nei libri, non avendo trovato l’unica risposta. La speranza è nutrita dalla fede. Fede nella bontà, fede religiosa, fede nelle possibilità costruttive del cuore umano. La speranza, soprattutto, è in Dio. Non nel Dio creato dall’uomo, ma nel Dio che si svela e si dona all’uomo. Anche la preghiera può essere vissuta nella speranza e nella disperazione. Spera, pregando, chi è certo del Dio presente e amante. Allora la speranza diventa sorriso e lode. È la speranza, che si ammanta di certezza. Certezza nell’oggi, che sfocerà tranquillamente nelle braccia di Dio. Oppure, come vuole una tradizione ebraica, l’uomo muore, perché Dio baciandolo ne aspira
l’anima.
Preghiera di disperazione, quando è pregato un Dio distante, che deve esser svegliato, affinché venga in soccorso, come vogliono molti salmi. L’unica speranza si rassoda, quando sinceramente si affida al Padre presente. Si spera nel Dio, nostra speranza. Nostra speranza, non solo perché oggetto del nostro sperare, ma soprattutto perché Egli è il “motore” intimo del nostro sperare. Lui ci fa sperare in se stesso. Perciò è unica speranza, proprio perché Egli stesso è il nostro sperare. Il nostro sperare è attività dello Spirito Santo in noi, che ci immette continuamente nel seno del Padre. GCM 26.08.10
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