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Cristo purificatore

Gesù si trova in un paese, che mantiene una fede retta, ma la coltiva e la esprime in modo non opportuno. Infatti in quella regione si accetta la fede nel vero e unico Dio, ma la si esprime con modalità religiose di quel territorio, infarcendo la fede del vero Dio, con l’odio e con l’uccisione dei nemici, con culti più o meno folkloristici: processioni, danze, canti, ecc.

Arriva Gesù e santifica la retta fede in Dio, depurandola dalle strutture umane aberranti. Quel “vi fu detto, però io vi dico” non è un correggere qualche nostra idea balzana, ma un indicare la nostra nuova posizione nei confronti con Dio, il nostro Padre davvero. È un Padre pieno di amore e di tenerezza, molto distante dalle qualità di qualsiasi padre umano, anche il più buono e il più tenero.

Gesù depura le religioni nelle quali lo si lascia penetrare. Egli ha depurato la religione ebraica degli Ebrei che hanno aderito a lui: Paolo di Tarso ne è la cifra. Egli ha purificato e purifica le religioni pagane, in particolare quella greca, romana, egiziana, che hanno accettato Gesù.

Può depurare l’Islam, se accetta Gesù per ciò che lui davvero è. Forse darà anche un nuovo significato alle ritualità islamiche. Quando vedo i musulmani prostrati a terra, mi ricordo che presso i Romani, durante la preghiera in famiglia, gli schiavi pregavano inclinati, i figli in piedi. La preghiera in piedi è stata scelta dai cristiani, per indicare di sentirsi figli di Dio. Non so se significa qualche cosa la prostrazione dei musulmani, e il Padre nostro in piedi dei cristiani.

  03.12.15