Lo Spirito
Certamente il vocabolo “spirito” ha numerosi significati, secondo le visioni del mondo e dell’uomo adottate.
Come “spirito”, così la spiritualità patisce diverse accezioni. Quindi nominare la spiritualità desta sensazioni varie.
Anche la medicina olistica, e altre medicine complementari, usa la parola spirito. Però diversamente la percepisce chi è sicuro dell’esistenza dello Spirito Santo (e dei suoi effetti), e chi immagina l’esistenza di un vago spirito universale, che spesso acquista le fattezze dell’energia cosmica o di quella quantistica.
In realtà si tratta sempre di una specie di fede. Fede nella certezza dello Spirito Santo, e fede in una declamata e scientificamente non dimostrata presenza di uno spirito universale.
Certamente l’esigenza di ammettere la presenza di un cosiddetto spirito universale, depone a favore che la completezza della persona umana non si arresta alla teoria psicosomatica, l’unione di soma e di mente. La necessità di altro oltre il soma e la psiche, è una profonda esigenza dell’uomo. Però la certezza della componente “spirituale” è offerta solamente da una “facoltà umana della fede”.
Chi è abituato alla fede cristiana, sulla scorta del Vangelo e di Paolo, trova ovvia la presenza dello Spirito nell’uomo. Non come componente chimica, ma come influsso continuo della vita divina nell’uomo, figlio di Dio.
Influsso di Dio, partecipazione allo Spirito, tramite il dono della “grazia”.
23.08.14
|
