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Spirito e fede

In bocca di Gesù, si trova spesso la frase: “La tua fede ti ha salvato!”.

E’ un semplice complimento, oppure è una realtà? La “tua” fede ti salva. E’ fede del beneficato, unita alla persona di Gesù.

Perché la fede del beneficato si unisca alla persona di Gesù, si richiede un denominatore comune, uno stesso piano di incontro e di azione. Un piano “prestabilito” fin dall’inizio nelle due persone. La fede semplicemente  ridesta quel piano, per operare in esso. Esiste, nei due, una dotazione nativa che li fa incontrare. Una lingua comune, una sensibilità comune prestabilita.

Gesù rimproverava chi “non aveva fede”. Infatti la fede è un dono, che si inserisce in quel “lo Spirito Santo permea l’universo”.

Essa si specifica nello svilupparsi della persona, da una fede biologica a quella che noi diciamo fede soprannaturale. Ma la fede umana è coesistente con la vita. Dove c’è una vita umana, ivi vibra la fede. Ed è su questo ambiente, che si attua l’incontro tra noi, l’incontro con Gesù, l’incontro con il Padre.

L’incontro può avvenire proprio perché lo Spirito penetra l’universo, e produce e promuove ogni incontro.

Si sa che l’incontro tra persone, si manifesta a gesti e a parole, ma zampilla dalle profondità dell’inconscio. Inconscio soltanto, o inabitazione del primordiale Spirito di Dio? Ambiente irrorato da Dio?

Le esperienze extrasensoriali degli stati pre-morte (oggi sempre più studiati, perfino dalla scienza “positiva”) Ipotizzano la costituzione umana, come unione di soma, di mente (psiche) di forze extrasensoriali (non rilevabili nel cervello). Potrebbe essere la nuova scoperta del vecchio biblico: corpo, anima, spirito?

GCM 23.05.13