Dubbio e veritàDiscorrevo stamani con marito e moglie più anziani di me, e li rassicuravo, affinché stessero contenti, perché il Paradiso era sempre più vicino. La moglie: “Speriamo di guadagnarcelo”. La mia reazione: “Il Paradiso non è un guadagno nostro, ma un semplice caro dono di Dio. Nostro Padre ci indica di comportarci bene, non per guadagnare il Paradiso, ma per non perderlo!” E mi ritornava in mente il mito di Adamo. Lui era in Paradiso, e perché ci restasse, Dio gli aveva prescritto un comportamento. Eva e Adamo, istigati dalla parte più bassa di sé. quella che strisciava terra terra, trasgredirono l’indicazione di Dio e “perdettero” il Paradiso. Non contenta ancora di quanto io le avevo indicato, la signora disse: “Però resta sempre qualche dubbio!”. Allora mi venne in mente una frase: siamo più certi dei nostri dubbi, che della parola di Dio. Siamo abbarbicati stupidamente al nostro scetticismo, piuttosto che appoggiati gioiosamente alla Parola di Dio. La fiducia proterva nel nostro dubitare ha creato, lungo la storia, il problematicismo, lo scetticismo, il dubbio metodico (dubito quindi sono!), il negativismo, ecc. Tante correnti di pensiero solo per essere sicuri dei nostri dubbi. Sicuri del dubbio, più che sicuri della verità, che viene da Dio, dal suo Cristo, dal Vangelo. Impantanati nel dubbio negativista, dal quale Gesù ci ha liberati.
Lui che, sicurissimo della propria fiducia in Dio, per tale fiducia ha affrontato la croce. GCM 16.04.13
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