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Eucarestia dilatata

Certamente il punto massimo dell'incontro con le persone, che credono in Gesù, è il loro congiungersi tra di loro con Gesù Eucarestia, nella stessa realtà. L'Eucarestia ci fa compiere ciò che Gesù ha voluto. L'Eucarestia non è un atto, ma una condizione permanente, perché l'unione con Gesù non si esaurisce con il dissolversi dell'ostia o del vino. La vita del cristiano è un prolungarsi dell'Eucarestia, perché è un prolungarsi della presenza di Gesù nel credente.

Se l'Eucarestia è un sublime incontro, ogni incontro tra i cristiani è una specie di “prolungamento” del grande mistero eucaristico. L'incontro delle persone faccia a faccia, l'incontro della reciproca preghiera anche fatta a distanza di chilometri tra le stesse persone. Ultimamente può realmente entrare anche l'incontro tra persone, tramite lettera scritta, o lettera elettronica.

Per un credente, che vuol comunicare con un fratello nella fede, nella speranza e nella carità, anche il computer può essere veicolo “eucaristico”, cioè veicolo di comunicazione e di comunione in Gesù.

Chi aiuta a comunicare, prepara la comunione, o aiuta, può essere un sacrestano, e anche un tecnico elettronico. Tutto è avvolto dallo Spirito, che non solo attua la santificazione del pane e del vino, ma è anche presente a tutti i connessi con l'Eucarestia: quelli che preparano e quelli che curano le dolci conseguenze dell'incontro eucaristico.

Viviamo in un contesto eucaristico dilatato nel cosmo. Quanto sono miseri quelle persone, responsabili (?!) e non, che restringono l'Eucarestia!

24.11.17