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Messa viva


      Dialogo oppure una serqua di formule? Che cos'è questa benedetta messa?

Se dialogo, allora dialogo tra i presenti e dialogo con Gesù, con il Padre, con lo Spirito Santo.

Se raduno di formule, allora tutto va bene, se finisce presto.

Dialogo con il cuore, o formule con la bocca? Le formule possono diventare dialogo? Sarebbe opportuno ricordare che le vecchie formule, alcune perfino poco significative, devono diventare parole di un dialogo, vivacizzate da un cuore attento.

Purtroppo siamo talmente abituati alle formule delle preghiere, che senza di esse sembra siamo incapaci di pregare, e aridi. Perciò anche la Messa, la trasformiamo in un manuale di formulazioni, che servono a confezionare l'Eucarestia, che spesso interessa come un ritrovato magico.

Talvolta penso che se la dispensazione della particola avvenisse a metà messa, l'ultima parte di essa sarebbe un deserto. Lo noto già ora, quando qualche persona appena ricevuta l'eucarestia si dilegua. E dire che dopo l'Eucarestia dispensata resta una manciata di minuti per concludere il raduno. La Messa serve non per il dialogo con Dio e con i fratelli, ma solo come fabbrica della Comunione. Si è perduto il senso di “far la Messa assieme”.

Mi sembra di udire ancora quel prete, al quale io – allora appena ordinato sacerdote – chiesi quanti anni di messa aveva. Scherzosamente rispose: “Sono tredici anni che sciupo la Messa”. Allora fu uno scherzo. Oggi mi accorgo che per molti è l'unica realtà. Ma, per grazia di Dio, lo Spirito Santo è ancora all'opera.

19.05.15