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Gesù misericordia di Dio


       Gesù è la misericordia del Padre, concretata tra gli uomini.
In principio è il Verbo, quello che diventa carne. Non “si fece”, ma diventò. Ossia era nella logica del suo essere, diventare carne. È come se fosse nel piano della sua esistenza il diventare uomo.

Orbene è come se da lui e per lui il cosmo e, in esso, le persone con intelligenza, si organizzasse. La misericordia è amore verso i piccoli, ad abitare presso i quali il Verbo era destinato.

Quando questi piccoli (nessun uomo è grande) presero le sbandate colossali, l’amore si mostrò soprattutto come misericordia. Non si trasformò in misericordia, ma ci si accorse di questa sfaccettatura dell’unico grande amore divino.

Gesù è l’amore divino impersonato nella storia, quell’amore che è misericordia. Il Vangelo di Gesù, che è Gesù presente nella narrazione, nella sua proclamazione e nell’ascolto, è semplicemente misericordia vivente e offerta. Forse la nostra preghiera rivolta a Gesù, se non viene da un cuore misericordioso, non trova l’armonizzazione con lui. Forse anche in questo si attua la beatitudine: “Beati e misericordiosi, avranno misericordia”.

Una preghiera “misericordiosa”, che mira alla misericordia è semplicemente la preghiera: il misero vede l’Onnipotente e lo loda, l’Onnipotente guarda il misero che implora e l’aiuta. Così il Padre nostro. Chi loda “sinceramente”, ossia convintamente Dio, la lode lo esalta e lo riempie. Chi invoca l’Onnipotente per vivere la sua misericordia nella carne debole e mortale, si riempie di consolazione. L’uomo è creato debole per “essere felice” nel rivolgersi a Dio, Padre di misericordia e Dio di ogni consolazione.

 01.09.15