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Preghiera per riscuotere


    Preghiera oppure ufficio riscossioni? Ho udito non una sola persona dire: “Ho pregato, ma non ho ricevuto ciò che chiedevo”. E non poche volte si pronunciava questa aggiunta: “Non ci credo più, è inutile!”.

    È frutto della mentalità meccanica e magica: “Faccio questo, mi deve accadere quest’altro”. In altri termini: “Ho pagato e non mi è stata passata la merce dovuta!”.

    Questa mentalità, quelle rare volte che rammenta qualche frase del Vangelo si sente tradita, privata di un suo diritto. La frase di Gesù, riportata nel Vangelo è: “Chiedete ed otterrete!”. Peccato che chi ricorda la frase, non conosca l’altra, nella quale si dice che Dio non nega il suo Spirito a chi lo domanda. Prima chiedere lo Spirito, che sicuramente ci viene donato; poi chiediamo, nello Spirito, di fare la volontà del Padre; poi, se questa volontà è più importante della nostra, esporre a Dio la nostra richiesta, che sarà esaudita se, quando, come il Padre decide.

    Chi prega soltanto per riscuotere, non ha mai provato la dolcezza di affidarsi al Padre. Forse non ha mai notato che nel Padre nostro, la richiesta di fare la volontà del Padre, precede quella di avere il pane e il perdono.

    Trattare Dio da Padre, non è trattare Dio da salvadanaio o da vecchio addormentato. Dio è un vero padre, buono e intelligente, che vede ben oltre il nostro naso. E poiché vede lontano, ci chiede di fidarci di lui.

    La preghiera è innanzitutto abbandono all’intelligenza e alla bontà di Dio.

    04.12.14