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Devozioni e fede

Fede e devozione. La devozione, a Dio o a qualsiasi santo, è sempre sicurezza di fede?

La devozione può assumere diversi atteggiamenti vitali nel suo relazionarsi con la fede. Una devozione che prepara la fede, una devozione che deriva dalla fede, una devozione che non ha rapporti con la fede, e una devozione che si oppone alla fede. Quando si ricorda il fanatismo religioso di qualsiasi religione, si entra nel pericoloso recinto di opposizione alla fede.

La devozione che prepara ed avvia alla fede, spesso si realizza quando la devozione ci aiuta ad approfondire l’incontro e la conoscenza di Gesù e del Padre e dello Spirito Santo. Corre sulle labbra dei francescani quel, per esempio, “Per Antonium ad Jesum”.

La devozione che è stimolata dalla fede, si attua quando si muove dal Vangelo per sentirci più uniti a Gesù. Qualche volta essa si serve di una sfaccettatura dell’immenso mistero di Gesù e si effonde nella preghiera nel ricordo di quel mistero. Ricordiamo, tra le molte devozioni, quella che conosciamo come “Via Crucis”.

Purtroppo si può incontrare anche una devozione separata dalla fede, o non esprimente la fede in Gesù o nella Trinità. Devozioni di questo tipo sono molte.
Esse né conducono a Gesù o al Padre, né tengono presenti Gesù o la Trinità. Sono devozioni tradizionali, quelle delle quali non conosciamo il motivo per il quale si fanno. E non sono rare.

Ma le peggiori devozioni sono quelle che si oppongono a Dio (vedi il satanismo, la massoneria e i loro riti) o conducono a un graduale allontanamento dalla fede. Ho udito dire: “Non mi interessa Gesù, a me basta la Madonna!”.

07.02.14