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Sviste e contraddizioni

Che la nostra vita privata sia piena di contraddizioni, è lapalissiano. Vogliamo la salute e la longevità, e intanto fumiamo, corriamo esageratemente in macchina, seguiamo la moda denudandoci durante il freddo, mangiamo tranquillamente diossina, e ci concediamo stravizi di alcol, di droga e di sesso.

Contraddizioni più intime sono anche presenti. Una fra tutte: abbiamo bisogno di essere amati,e odiamo il prossimo o noi stessi, non accettandoci.

Si danno anche mastodontiche contraddizioni esterne, palpabili.

Il ministero della salute combatte il fumo; il ministero dell’economia sostiene la vendita statale delle sigarette.

Gli ascoltatori della radio sono in gran parte anziani, e radio e televisioni continuano a inseguire la “giovanilità”, soprattutto alla radio, con la pronuncia affrettata di notizie e di numeri.

Combattiamo la guerra, gli stati che compongono l’ONU dichiarano pace di qua e pace di là e intanto appoggiano l’industria bellica, sia convenzionale che atomica.

Tutte le legislazioni proibiscono gli omicidi, ma non chiudono i negozi di armi.

La prostituzione è combattuta sotto molti aspetti; le leggi (che tacciono l’aspetto più importante, quello morale) puniscono le prostitute, ma si dimenticano di punire chi alimenta la prostituzione: gli utenti.

Si dichiarano guerre, e poi si nascondono gli orrori, dichiarando eroi quelli che ci rimettono la pelle. Gesù, uomo della coerenza e dell’unità, dice: “I vostri padri uccisero i profeti  e voi completate la loro opera, dedicando monumenti ai morti”.

GCM 19.01.11, pubblicato 11.04.11