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Crocifissi osteggiati

Si parla molto di crocifissi in questi giorni non distanti dal Natale, e non se ne ode parlare, per le strade o in televisione nel periodo precedente la Pasqua.

Il crocifisso infatti oggi non ricorda Gesù, ma è esaltato come “simbolo”. Ossia è relegato nel settore dell’ideologia. Per noi, cristiani, credenti in Gesù, presenza o assenza di simboli non intacca la nostra fede in Gesù.

Molte volte il cristianesimo è stato combattuto durante questi venti secoli passati. E sempre è stato perseguitato dalle ideologie.

L’ideologia pagana politeista prima (è ideologia pura, perché la realtà non è politeista).

E via via nella storia le innumerevoli ideologie: l’iconoclastia, il musulmanesimo, fino alle ideologie più recenti: comunismo, illuminismo, nazismo.

Nei nostri giorni finalmente si è instaurata l’ideologia del laicismo, che necessariamente, nel suo svilupparsi, deve perseguitare il cristiano.

La grande differenza tra fede e ideologia è proprio questa: la fede si radica sulla realtà, l’ideologia sia arrampica sugli specchi della fantasia.

Perfino la Chiesa, quando dalla fede decade in ideologia, diventa persecutrice. E’ inutile ricordare inquisizioni e sant’Ufficio, con tutte le vittime connesse.

Quando gli apostoli avevano sollecitato Gesù a far piovere il fuoco sulle città non accoglienti, Gesù lo aveva fatto notare: “Di che spirito siete?”.

Le ideologie devono distruggere la realtà (Russia e Germania insegnano), perché la realtà le fa crollare. Anche le nostre piccole personali ideologie, ci fanno uscire dalla realtà.           

GCM 14.11.09