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Ci divorano

Sono corrotti. Divorano il mio popolo come il pane.

E’ un testo dei Salmi. Sempre attuale, per due motivi: perché la parola di Dio è perenne, e perché oggi si avvera la medesima situazione di allora.

La parola di Dio, situata anche nell’Antico Testamento, è assunta da Gesù, che la purifica e la impersona. Nessuna parola di Dio, pronunciata prima di Gesù, sfugge a Gesù, che è il Verbo. Egli la assume, la purifica, la impersona e la eleva, assimilandola nella sua energia salvatrice.

Se noi accogliamo la Parola di Dio, filtrata attraverso Gesù, ci ritroviamo dentro  la “famiglia” di Gesù, formata da chi ascolta la sua parola e la mette in pratica.

Il salmo, sopra citato, è attuale e presente sotto una prospettiva sociale. Oggi il popolo di Dio è ancora divorato. La persecuzione contro i nostri fratelli cristiani. Durante la mia vita, posso ricordare le persecuzioni in Messico, in Spagna, nella Russia e nei suoi satelliti, nell’Indonesia, nelle Filippine, nel Darfur, in India, in Cina, nel Medio Oriente... Sangue, sangue, sangue cristiano. Sono carne della nostra carne, i nostri fratelli perseguitati, oggi in India.

Però i cattivi divorano il “mio popolo” in maniera subdola e perfida, anche nelle democrazie. Chi non ricorda i danni della Massoneria anche in Italia?

Però il popolo è divorato, distratto da Gesù, attraverso i persuasori occulti del neocapitalismo, che hanno inoculato e inoculano, i germi dell’abbandono della Chiesa, del relativismo morale, dell’edonismo consumistico, e di molti altri mali.

Da questi siamo divorati noi cristiani, sufficientemente imbecilli da lasciarci abbindolare.

GCM 23.09.08