Unica realtà

I salmi, che il cristianesimo sente naturalmente suoi, continuano ad affermare la riabilitazione assicurata dei credenti. I malvagi sono puniti, i “giusti” sono premiati.

Ma il mondo, che sta andando alla deriva per l’allargarsi del male e la sconfitta del bene, sembra confermare la previsione di Gesù: “Quando il Figlio dell’uomo ritornerà, troverà ancora fede sulla terra?”.

Sento continuamente la domanda: “Dopo secoli di Cristianesimo, ecco come ci troviamo: guerre, peccati, cattiverie, oppressione e morte dei poveri! A che serve il Cristianesimo?”.

Evidentemente, la risposta è semplice, di una semplicità lapalissiana: “Tu ti sei alleato a Gesù? Gli uomini seguono la sua via?”. Dio, nella sua lungimiranza eterna, per completare la creazione e la felicità umana, ha donato all’uomo libero, l’onore di collaborare con lui, nel continuare l’opera e nel correggere eventuali squilibri. Come fanno i medici maxillo-facciali, nel ridare configurazione umana ai visi deturpati.

Troppe persone vorrebbero una giustizia da vedersi subito, in presa diretta.

Forse la scienza potrebbe aiutare. Se tutto è energia, la morte è solo trasformazione di energia, tanto che l’al di qua e l’al di là sono un  continuum. La risurrezione di Gesù conferma questa continuità. Il “premio” dei giusti, n0on è “oltre” ma solo dopo, non illusione ma semplice fattura dello Spirito.

A questo punto è necessario rileggere la differenza tra immortalità e risurrezione, senza ricorrere alla differenza tra anima (immortale) e corpo (mortale).

L’unica energia creata da Dio, e sollecitata dallo Spirito Santo, si manifesta in modi diversi.

GCM 22.04.08