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Diavolo

Diavolo: realtà o interpretazione mitica?

Tutti sono concordi nell’affermare che quando la Scrittura accenna al Leviatan, usa semplicemente un’immagine e che quando Gesù si definisce vigna, pastore, porta ecc. usa immagini.

Invece ci sono diatribe quando la Scrittura parla del diavolo: esso è un’immagine mitica per riassumere in una parola tutto il male che si oppone a Dio e a Gesù, oppure è un nemico che si appiatta nascosto per rovinare gli uomini?

Oggi noi abbiamo il contatto con molti nemici nascosti: i terroristi e le multinazionali, gli spacciatori e i ladri.

Il diavolo è concepito come un nemico più nascosto di altri, perché invisibile. Egli subdolamente cerca di condurre l’umanità in una strada che porta lontano da Dio. Un persuasore occulto, che guida la gente.

Persuasore occulto, oggi, è la pubblicità. Passato il tempo dei vecchi direttori spirituali ( sostituiti dagli accompagnatori spirituali, che stanno rieditando gli antichi mistagoghi), ora il nuovo direttore spirituale è la pubblicità, che impone le mode, e rende nevrotiche le persone (guai non obbedire alla moda!).

Lo “spirito del mondo” ora è nelle mani dei pubblicitari, quando non seguono che la morale del guadagno e del successo. Ci imbattiamo ogni giorno in un “satana” presente ovunque, con capillarità sempre più raffinate, di fronte alle quali quel decrepito esserino con corna e coda è una marionetta, che possiede due strumenti inefficaci: un tridente e un accendino.

Gesù non per nulla invita alla prudenza.

GCM 06.08.05