HOME

Home > Societa' MONDO > Articoli 2010 > Il sociale indebolito

Il sociale indebolito

E’ difficile conoscere tutti i motivi della disaffezione degli italiani alla “cosa pubblica”.

Alla base, evidentemente, sta l’affezione al privato. Il peso, sulla bilancia, dell’opposto, è un fatto elementare.

Perché sta prevalendo il privato, ossia il personale, l’individuale, l’egoistico?

Certamente l’egoistico è alimentato dall’interesse pesante ai “fatti miei”, che si oppongono alla “cosa pubblica”.

Tra i molti fattori, che favoriscono il ripiegamento sull’individuale, è la scelta del mio benessere, della coltivazione del mio orto. E il mio orto è coltivato, rivolgendo molte risorse alla sua crescita e produttività, soprattutto all’alimentazione del mio comodo. Il fermarmi esclusivamente sul mio tornaconto (tendenza della natura egoistica), mi induce una mentalità, che non si cura più degli altri.

Questa mentalità è alimentata da molteplici impulsi, sia personali che sociali. Questi impulsi presentano in primo piano il tornaconto individuale. Non secondario incremento a tale impulso è dato dalla pubblicità e dallo spettacolo, che guidano, non tanto  subdolamente, lo sfogo egoistico delle persone. Televisione in primo piano. La volgarità della televisione non è innocente. La volgarità è l’ultimo gradino della mancanza di cultura: nel vuoto di cultura si accomoda la volgarità.

Il vuoto di cultura nasce dalla distruzione di valori e giunge a distruggere altri valori.

Ricordo la lotta, più o meno massonica o marxista, contro le esigenze cristiane. Poi contro le esigenze comunitarie ed umane, per giungere alle odierna distruzioni degli ultimi valori umani e della vita.

GCM 29.03.10 - pubblicato 13.06.10