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Etica finanziaria

Oggi odo il ritornello: è necessario imporre regole etiche alla finanza. E’ precipitato il disastro e si invocano rimedi: regole etiche.

E’ già un passo nel ravvedimento riuscire, anche da parte di atei e di agnostici, a sentire la necessità di regole etiche, non solo deontologiche. Infatti la deontologia disciplina i comportamenti, l’etica richiama i valori, ai quali riferire i comportamenti.

Però un triste sorriso mi prende, perché chiedo: “Quali regole etiche?”. Anche fino al presente le banche mondiali si sono regolate secondo regole etiche, ed ecco dove siamo finiti! Il baratro, che spaventa coloro, che avevano seguito tali regole etiche, e si erano tuffati nei giochi finanziari.

Se osserviamo anche solo un po’ e superficialmente, ci accorgiamo che la finanza era ligia alle regole etiche del neocapitalismo, espresse nel neoliberismo. Un capo del Governo italiano, ligio all’etica del l8ibero mercato (quanti volumi scritti sui principi=etica e sulle tecniche del libero mercato!), vuole spingere l’Italia a trasformarsi in una modesta succursale degli Stati Uniti d’America.

Quali dunque i principi etici, che si invocano, anche da parte del capo dell’esecutivo italiano? Liberalismo, marxismo, socialismo, solidarismo, ecc.? Sappiamo che ogni ideologia presenta indicazioni etiche. Sta nascendo, forse, l’etica del globalismo? Terrà?

Già si parla di finanza umana. Bene! Di quale uomo? Di quale umanità?

E’ vero che esiste anche un’ antropologia evangelica, basata su Gesù. Chi ci pensa?

GCM 12.10.08