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Civiltà avanzata (1)

 Vedo persona addolorate se una pianta ornamentale sta seccandosi, o se la gattina preferita è moribonda. C’è un’intera civiltà che sta scomparendo, e pochi piangono.

Nel libro di Daniele si descrive un bagordo del re, e si ricorda che il giorno dopo il banchetto, quel regno fu annientato dagli eserciti stranieri.

A Roma si gozzovigliava e i barbari avanzavano.

Oggi l’Europa sta estinguendosi, e la gente allegramente la estingue, con droghe, ubriacature, denatalità scelta, aborti legalizzati. Quando in Italia l’aborto fu legalizzato e quando il divorzio fu legalmente introdotto, una consistente parte della popolazione italiana cantò entusiasta l’avanzare della civiltà, quella civiltà che riempie i cimiteri di suicidi e di incidenti da sabato notte, le cliniche di feti abortiti, le strade di drogati... L’Europa si sta estinguendo. Alla fine il territorio d’Europa sarà abitato dalla maggioranza araba, sempre prolifica (almeno sino a quando non si “civilizzerà” come sta facendo la Cina), e da una minoranza di figli o nipoti dei “neo-catacumenali”.

Il declino di una civiltà non si può arrestare. La storia lo grida: Egitto, Grecia, Roma, Tartari, Incas, Normanni e quant’altro. Il piangerlo in anticipo non giova. L’accorgercene è vanificato dall’urlo dei “buontemponi” (per usare un termine biblico).

Si constata che il benessere ha isterilito le famiglie: non si procreano figli, perché le famiglie - dicono - non possono dare ai figli quelle comodità, che la pubblicità vuole. La ricchezza ha generato la denatalità. E’ indice di progresso e di civiltà.

GCM 29.03.07