Antirazzismo

Purtroppo vige anche il razzismo dell’antirazzismo. Sembra che l’unico razzismo sia l’antisemitismo, che va ovviamente evitato e superato (non combattuto, per non ingabbiarsi in una spirale perversa).

Il discorso di Benedetto XVI nel campo di concentramento di Auschwichtz, ha suscitato rimostranze in più di qualche ebreo, che pretendeva dal Papa una reprimenda contro il popolo tedesco. Il Papa ha dichiarato anche il popolo tedesco vittima del nazismo, e questo ha offeso le orecchie di qualche ebreo.

Chi di noi ha qualche anno sulle spalle e ricorda il periodo fascista, facilmente ricorda come noi italiani, fin da bambini, siamo stati vittime dell’imbonitura della propaganda fascista, che tra l’altro ci ha spinti a vedere positiva la disastrosa entrata nell’ultima guerra.

Il desiderio di criminalizzare un popolo è puro razzismo. Da bambini avevamo appreso a odiare i tedeschi. Poi i comunisti. Poi gli Abissini, poi gli inglesi... E’ l’odio che si sfoga verso popoli e categorie, ed è autentico razzismo.

Il porre sotto lo stesso denominatore i diversi razzismi, è dichiarare vittima del razzismo, prima di tutto chi esercitò il razzismo. L’odio è il primo carnefice di se stesso. Anche le rivalse sono odio.

Le parole del Papa erano parole di pentimento e di perdono per tutti da tutti. Erano e sono tentativi di pace. Il desiderio che il Papa condanni, non può derivare da Gesù, che è venuto per perdonare e per trasmettere il perdono di Dio.

La condanna, di qualsiasi tipo, non viene da Dio. “Sono venuto per salvare, non per condannare”.

GCM 31.05.06