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Statuto europeo

Una parte degli Europei rifiuta lo Statuto Giscardiano. E’ indicativo che esso è rifiutato là dove il popolo si è pronunciato tramite il referendum. I parlamenti l’approvano, i popoli lo rifiutano. Distacco interessante, che in Italia è nascosto dietro il “patto con gli Italiani”!

Proprio questa frase denuncia il distacco, mentre si assume la maschera della concordia. Infatti, se io siglo (come?) un patto con un altro, io necessariamente non sono quell’altro. Quindi di là sono gli Italiani, di qua sono io (perciò non italiano).

I popoli rifiutano lo Statuto.

C’è da chiedersi se, oltre allo Statuto, essi rifiutano anche l’unità dell’Europa. I politici hanno avuto la grande intuizione dell’Europa unita. Ma questa idea è stata bene indicata ai popoli, tanto che questi l’accettassero? Solo dopo aver accertata l’accettazione (magari tramite referendum), allora si presenta uno Statuto.

Lo Statuto europeo, è uno statuto degno di Münchhausen. Tra le avventure di questo Barone, che io lessi durante la mia adolescenza quando mi esercitavo nella lingua tedesca, è narrata anche la sua discesa dalla luna in terra con l’aiuto di una corda. Poiché la corda era troppo corta per coprire tutto il tragitto, il Barone tagliava la parte superiore, ormai inutile, e l’aggiungeva alla parte inferiore per allungarla.

Lo Statuto ha tagliato le radici, ormai inutili, fatte da culture Greco-romane barbariche e Cristiane, per fondare tutto su un illuminismo, che trova, nonostante tutto, le radici proprio nel Cristianesimo. Forse le avventure del Münchhausen erano soltanto fantasie un po’ pazze.

GCM 27.06.05