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Geometria sacra

Geometria sacra. E’ uno dei tentativi di interpretare la faccia nascosta della realtà. Non si discosta molto dalle interpretazioni cabalistiche, politeistiche, filosofiche ecc., senza raggiungere il cuore essenziale delle cose. Questo cuore, con i nostri mezzi intellettivi ed emotivi, è irraggiungibile sulla terra. Per quanto avanti spingiamo le nostre ricerche, per quanto scopriamo la semplice unità basilare di ogni persona e di ogni cosa, non riusciremo mai a cogliere l’essenza della vita, l’inizio dell’ordine dell’universo.

Vita, universo, atomi possono essere ammirati e sperimentati, ma mai penetrati nel loro intimo essere.

La geometria è un ritrovato umano per rassicurarsi dentro la varietà e la fondamentale indeterminazione del reale. Anche la geometria del sacro.

Il sacro è la parte più intima, lo scavo dentro il fenomeno religioso.

Si può passare dal religioso al sacro, che può essere letto con un po’ di riflessione e di intuizione.

Ricerche sul sacro oggi sono concentrate sulle ricerche  della realtà fisica in ciò che non appare: aiutano la fisica subatomica, l’astrofisica, le medicine olistiche, ecc. Queste nobili ricerche si entusiasmano per il sacro, ma anche si esauriscono in esso.

Oltre il sacro c’è dell’altro? Secondo R.Otto (Das Heilige) il sacro è senza volto, è numinoso, alla fine è anonimo. Ed è ciò che non soddisfa.

Se dentro il sacro si intravede un volto, una persona, allora scopriamo che oltre il religioso e il sacro, si richiede e si presenta il santo, cioè un tu, con il quale è possibile intrecciare una relazione vitale: Dio.

GCM 06.10.05