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Astrazioni

 L’ho udito ripetere fino alla noia, durante i miei studi e dopo di essi: libera Chiesa in libero Stato. L’ho udito ripetere l’altro giorno: l’orgoglio della laicità dello Stato.

Io mi chiedo, un po’ smarrito: io ho scelto di essere italiano, e sono felice di godere della fede cristiana; or dunque di quale libertà io mi vanto? Sono libero perché italiano, o sono libero perché credente? Oppure, a differenza di un ateo, io godo di due libertà? Siccome, in quanto persona, io non posso avere che una sola libertà, quale libertà è la mia?

Quanta astrazione si accumula su quel detto che impongono agli adolescenti come un assioma o un dogma: libera Chiesa in libero Stato!

Prima astrazione: esistono Chiesa e Stato allo “stato puro”? Essi sono due entità solo intellettive, perché Chiesa e Stato pur avendo personalità, non sono persone concrete.

Seconda astrazione: che cosa intendono per Chiesa? L’organizzazione di Papa e Vescovi? Ma essi sono una parte della Chiesa. Se si vuole, parte importante con funzioni particolari, ma non “la Chiesa”.

Nel recente dibattito prima del referendum sulla procreazione assistita, i laici se la presero non con me - che sono Chiesa - , con Casini o con Andreotti - che sono Chiesa - , ma con il cardinale Ruini e con i Vescovi!

Terza astrazione: perché Chiesa viene intesa come religione? Se religione, essa è protetta perfino dall’ONU e dalla Costituzione Italiana. Come mai tanto fracasso, se la “Religione” si pronunzia? Forse perché solo gli antireligiosi vantano diritti?

Quarta astrazione: ecc.

GCM 25.06.05