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Verso l’unione?

03.03.12

Fradei cortei: si va dicendo nel Veneto. Questi fratelli diventano coltelli, soprattutto durante la spartizione dell’eredità, quando la situazione si aggrava per la presenza e la sollecitazione di cognate e cognati.

La molta vicinanza fa notare di più le deficienze di chi è presente tutti i giorni. Il diluvio di divorzi lo conferma.

Anche Gesù si era trovato in conflitto con i più vicini, i farisei, i quali – come Gesù – ammettevano la risurrezione, il Dio unico, l’istruzione nella parola di Dio. Eppure gli scontri maggiori incontrati da Gesù erano con “scribi e farisei”: molto vicini e molto lontani, fratelli e coltelli.

Oggi si nota un bisogno di rappacificazione tra i fratelli coltelli da molto tempo: cattolici, ortodossi, riformati, protestanti. Sono fratelli coltelli, che almeno in parte smussano il taglio delle armi.

Quando i cristiani avranno riconosciuto la loro unità, rimarrà un altro fratello coltello con il quale unirsi.

Nella politica italiana si è notato un fenomeno: due nemici che si uniscono in un solo partito: democristiani e comunisti. Hanno capito (i democristiani di sinistra e i comunisti miglioristi) che erano divisi per metodo, non per lo scopo sociale. Vicini, e perciò, fino a una certa età, rivali. Ora collaboratori: partito democratico.

Un fenomeno analogo si può prevedere per le religioni monoteistiche. Il cristianesimo fu reputato un’eresia ebraica, e l’Islam un’eresia cristiana. Poi le varie dolorose separazioni e rivalità e guerre. Eppure le tre correnti religiose sono già unite nell’unico Dio. Anche esse, tuffate in una realtà mondiale sempre più atea e agnostica, dovranno aver la forza di unirsi in un “partito democratico” di fede.

GCM 03.12.11