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Chi è l’altro?

La gioia di essere amati, si moltiplica quando amiamo chi ci ama. Allora l’essere amati, diventa circolarità d’amore, e quindi elevazione a potenza dell’amore.

L’egoismo tende a interrompere la circolarità, accontentandosi di essere amato, o almeno di essere appagato. Perciò l’egoista si condanna alla sterilità, quella che lentamente uccide anche il piacere dell’ essere appagato.

La persona è nata per essere aperta, e si riconosce solamente nel confronto e nella relazione. L’egoista si nega alla relazione e inaridisce la propria persona. La persona diventa tanto più se stessa, quanto più si espande.

Il grande male dell’Occidente, che si accentua dopo la scoperta e l’uso dell’internet o addirittura dei meri videogames, è quello di potenziare l’individuo, mentre disintegra la persona, che si alimenta solo a contatto con l’altro.

Anche le conquiste della cosiddetta educazione sessuale, corrono il pericolo di annullare la persona. Essa, nei testi e negli esperimenti più in voga, indica i meccanismi del coito o della masturbazione, cosificando il sesso, come semplice fomite di piacere. Spesso l’educazione sessuale risponde a domande: come si fa? Quali le differenze e le funzioni coitali dei genitali? Che cosa è l’altro/a, e come meglio utilizzarlo/a per ricavarne soddisfazione?

Manca la domanda principale, che non è “cosa è l’altro”, ma “chi è l’altro”. Quali sentimenti, paure, desideri, ideali, difficoltà ecc. l’altro vive? In altre parole, l’egoismo vince sull’amore, il “a che mi serve l’altro/a” supera il bisogno di conoscere l’altro/a, la sua spiritualità, il suo posto nella vita... e nell’eternità.

GCM 22.01.10