HOME

Home > Societa' INSIEME > Articoli 2008 > Distruggere il fratello

Distruggere il fratello

      Perché distruggere un cristiano è distruggere Dio?
      

La comunità chiesa è il corpo di Gesù, il luogo di Dio. La comunità contiene la grandezza e la bontà di Dio. La comunità non è da intendersi come un’entità astratta. Essa è costruita da me e da te, che ci offriamo a Gesù nella fede. Se io distruggo te, distruggo la presenza di Dio.
         

La distruzione più grande è lo “scandalo”, che allontana la persona nel suo essere comunità. Poi ci sono le piccole distruzioni quotidiane, che allontanano l’altro dal comunicare la stessa fede. Questa comunità può essere un gruppo parrocchiale, una comunità religiosa, o una famiglia, costruita su quell’essenza di Dio, che è il sacramento.
         

Le difficoltà della convivenza, non possono essere risolte con la soppressione dell’altro. In piccolo, questa è la soluzione usata dai comunismi, dai nazismi, da Saddam e da Pinochet.
          Esiste una soppressione dell’altro nel nostro cuore: non lo salutiamo, non preghiamo più con lui, nutriamo perenne antipatia e sospetto.
          Il Vangelo ci indica come comportarci con persone che peccano. Da notare che il “peccato” deve esistere davvero, e non essere un frutto della nostra fantasia (bruscolo e trave!).
          “Parla tra te e lui solo”. Sembra il più facile passo iniziale, prima di passare ai due testimoni, e poi all’assemblea. In realtà è il passo più difficile. Nella mia esperienza ho udito (quasi sempre) urli in pubblico, raduni combinati (sinedrio!), più che dialoghi a due.
          “Parla tra te e lui solo”. Se la tua paura, alimentata dalla tua distruttività, ti rende difficile il colloquio a due, si inizia allora dalla...rincorsa: la preghiera.
           GCM 27.08.07