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Distruzioni

Aggressività, crudeltà, guerre, assassini, terrorismi di bombe e di parole. Il mondo dell’iniquità sta sempre più prendendo dimora tra di noi.

Le analisi di questo mondo distruttivo sono frequenti. Disparità tra nord e sud, sovrappopolazione, ricchi e poveri, ecc.

Anche le analisi psicologiche ed etiche aiutano a capire, ma solo marginalmente ad affrontare e a mitigare il male.

E’ certo che soltanto un infelice è aggressivo. La persona serena dentro di sé, con gli altri, e soprattutto con Dio, non nutre aggressività distruttive. Rendi felice il tuo nemico, ed egli non ti aggredirà. Non solamente perdonargli, ma renderlo felice. E, per rasserenare te stesso davanti all’aggressione del tuo nemico, almeno prega per lui.

La persona infelice, scontenta dentro di sé, cova distruttività, cerca di annientare gli altri, innocenti o colpevoli che siano. L’infelice esporta la propria infelicità, attraverso la crudeltà, mentale o verbale o fisica.

Non notiamo tutti il sarcasmo nella bocca dell’infelice frustrato?

La critica degli artisti, nasce da un artista mancato.

La società del cosiddetto benessere, è una società zeppa di frustrati, di infelici, a cominciare dai bambini che non posseggono lo zainetto griffato. La società del benessere crea infelicità, attraverso promesse sempre più smaccate e sempre meno appagate. Ed è ovvio che la società del benessere crei infelici dentro di sé e fuori di sé, e patisca per prima la distruttività: terrorismo, droga, rapine e bullismo.

GCM 26.08.05