HOME

Home > Percorso META > Articoli 2012 > Amore e peccato

Amore e peccato

E’ facile che ci tormenti molto più il senso di colpa, che non la coscienza del peccato. Anzi molto spesso scambiamo per peccato il senso di colpa.

Il senso di colpa è stimolato dalla ferita narcisistica o dai precetti della legge e del super ego. Il senso del peccato si desta dalla coscienza di esserci opposti all’amore di Dio. La legge può divenire - anche le leggi più giuste - un sostituto dell’amore a Dio, quando questo si sfalda o non è ancora bene acceso.

Però il vero peccato, quello di cui è giusto e soave pentirci, è sempre in relazione diretta con Dio o con i suoi figli. Il perdono si attua nel recupero del contatto amorevole con il Padre o con il suo Figlio nei figli.

Il contatto con il Padre è sempre un fatto sacramentale, ossia un dono che Dio fa di sé, e che trova realizzazione intensa e primaria nell’Eucarestia.

Tutti i sacramenti della Chiesa o conducono all’Eucarestia, come il Battesimo, o nascono dall’Eucarestia, come la Penitenza, che però ha anche il compito della riconciliazione con tutto il Corpo di Cristo.

Solo accorgendosi dell’amore di Dio, ci si accorge della stortura insita nel peccato, cioè della deviazione da Lui, Amore vero e infinito. Ed, entrati in un autentico amore di Dio, ci accorgiamo anche del peccato insito nei passati comportamenti stupidi. S. Agostino esprime bene questa rilettura delle deviazioni morali, dopo aver conosciuto “troppo tardi” Dio-Amore.

Quindi misurandoci con l’amore di Dio scopriamo il senso del peccato, e sappiamo distinguere tra colpe contro le leggi e contro il super ego, e peccato vero.

GCM 03.09.12