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Viverci davvero

Vivere Gesù oggi, è semplicemente vivermi con fede.

Gesù disse a Paolo: “Perché mi perseguiti?”. I perseguitati vivevano Gesù. Non erano di Gesù perché perseguitati, ma erano perseguitati perché erano di Gesù. Essendo perseguitati, non avevano scelto la persecuzione. Questa li aveva colpiti.

Credere in Gesù è vivermi come credente. Vivermi nella semplicità di ogni giorno che trascorre. La fede mi apre allo Spirito, e lo Spirito colora di significato il mio essere, il mio pensare, il mio agire.

La fede, influsso dello Spirito.

Non la mia povera fede, per quanto fervorosa, per quanto illuminata dalle mie ricerche. Ma le mie ricerche imbevute di fede.

Forse non saprò mai quale è la mia fede. E dovrebbe non interessarmi. Il bambino che s’abbandona nelle braccia della madre, non misura il suo abbraccio: si abbandona e basta.

Non ha senso  il vivere una grande o una piccola fede. La fede a chilo non mi salva. La fede in Gesù non misura quanto io sono di Gesù, ma semplicemente il mettermi in lui, guardandolo e desiderandolo.

Troppe persone si misurano con la vita dei santi. E si sforzano di imitare i santi. Perfino nelle formule dui preghiera proposte dalla liturgia, l’imitazione dei santi è consigliata.

Gesù non ha proposto l’imitazione di nessun santo, anche quando confrontava l’agire dei suoi con l’agire degli antenati. Paolo chiedeva ai suoi di imitare lui, ma solo perché lui imitava il Signore.

Vivere Gesù è viverci accettando di essere di Gesù.

GCM 20.08.10, pubblicata il 21.10.10