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L’unico criterio

Il grande equilibrio, anche nelle circostanze più crudeli, e la completezza fisiopsichica della persona di Gesù, dipendeva da un sottofondo continuo: faccio sempre ciò che il Padre vuole. E’ norma per chi vuol vivere sereno ed equilibrato. Compiere sempre la volontà del Padre.

Per ciascuno di noi, qual è questa volontà del Padre? Cercasi volontà del Padre?

Per qualche mio confratello esemplare e santo, la volontà del Padre era semplicemente la volontà del padre superiore. Questi pure per coltivare la propria serenità doveva dipendere. E così via, in una catena, che arrivava fino al Papa, che essendo vicario di Cristo, doveva guardare a Cristo.

Per altri la via era semplificata e raggiungibile facilmente: senza rivolgersi a Cristo, attraverso una lunga catena, col pericolo che durante la catena qualche anello si arrugginisse, la volontà del Padre era ed è semplicemente Gesù.

Se Gesù compiva sempre la volontà del Padre, ogni suo atto e ogni sua parola esprimevano questa volontà. Le mediazioni del Mediatore perdevano di assolutezza, per diventare semplici indicazioni di un discepolo, come tutti, mentre l’unico Maestro restava, resta, resterà solo Gesù.

Risalta quindi vivissima la necessità di conoscere Gesù, e di amare Gesù, per trovarci sempre immessi nella volontà del Padre, dalla quale dipende il nostro equilibrio psichico e la nostra salvezza.

La parola è nel tuo cuore, diceva la Bibbia. Se nel nostro cuore c’è Gesù, da lì viene la luce.

GCM 24.08.09