Amore reciproco

Per amarci Dio ci ha creato. Amando e per amore Dio genera eternamente il Figlio. La creazione tutta è frutto di amore. Amore eterno che crea oggetti e persone da amare anche nel tempo.

Liberamente Dio ci ha creati per amarci. L’amore non è completo senza la circolarità del ritorno. L’amore non riamato si confina in sé, ma non raggiunge la completezza. Si comprende quindi nell’amore umano la grande delusione sofferta da un amore non corrisposto. Come l’amore della donna per l’uomo che l’abbandona. Come l’amore dei genitori per i figli scapestrati.

Se Dio ama, se ci crea per amarci, come mai una vita di sofferenze, dove è difficile vivere l’amore? Perché la sofferenza, che stimola alla bestemmia e non all’amore, che corrisponde a un amore ricevuto?

L’amore di Dio è perfetto, perciò libero. All’essere corrisposto con libertà esso tende, proprio per non imporre una specie di amore costretto.

Le sofferenze della vita, sono occasioni di mostrare e vivere la libertà dell’amore nostro, per corrispondere alla libertà dell’amore di Dio.

La volontà del Padre è amare. Il Figlio lo ama e completa la volontà del Padre. La risposta d’amore completa e quasi chiude il circolo d’amore.

Quando Gesù, parlando della propria vita, dice di compiere, ossia di completare, la volontà del Padre (anche sulla croce), egli sa di chiudere il cerchio d’amore, con la libertà dei figli, non con la tristezza pesante dello schiavo.

Le prove della vita, affrontate con libertà, diventano necessariamente compimento di amore che risponde all’amore di Dio.

GCM 08.07.09