Oltre E’ tutto errato ciò che non è canonico? Nella mentalità curiale e fratesca, sembra dogmatico che ciò che non è imposto dai canoni del diritto o dalle costituzioni dell’ordine debba essere soppresso. Sarebbe come dire: poiché le leggi dello Stato non considerano la dedizione dell’amore di carità, questa deve essere punita. Presso alcune autorità esiste una vigilanza occhiuta non tanto verso le deviazioni (chi è senza peccato, anche nella curia, scagli la prima pietra), ma verso l’andare oltre e più profondamente. Sono puniti più i mistici, che sperimentano Dio più profondamente e liberamente, che non certi monsignori maneggioni, ambiziosi e avidi. La mistica non fa parte dei canoni, e la carità non fa parte del Codice di Diritto Civile. Sono quindi da sospettare. Gesù non ha creato canoni, ma libertà, soprattutto la libertà dal peccato. Al suo tempo, i discepoli esigevano da Gesù la reprimenda contro chi faceva del bene, ma non era del loro gruppo: quei tali che esorcizzavano nel nome di Gesù, ma “non sono dei nostri”. E Gesù: “Chi fa del bene come voi, nel mio nome, non può essere considerato un nemico”. L’insegnamento è preciso e di grande portata. Non sono le leggi che ti fanno santo, ma lo Spirito. E dove c’è lo Spirito del Signore, ivi c’è la libertà. Se il tuo spirito ti porta a lodare Dio, non devi chiedere il permesso, né attendere l’ambiente liturgico per farlo: loda! Si può superare le leggi, eppure restare nello spirito delle leggi, con una spinta in avanti. E’ delle spinte in avanti che l’ordine costituito ha terrore. GCM 04.09.07
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