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Deboli e potenti

I deboli sono sempre oppressi dai potenti, fino a che i potenti non schiattano. Ha distrutto i potenti, proprio attraverso i loro stessi progetti: ha dichiarato Maria, cantando a Dio.

Oggi questa autorovina dei potenti è attuata dalla crisi finanziaria presente.

Però i potenti non hanno imparato ancora nulla. Si riorganizzano per ritornare come prima, perché tra di loro i potenti si appoggiano: i governi stanno salvando le banche con il denaro dei poveri, e dimenticano gli operai disoccupati e i nullatenenti, perché ... anche se  crepano, sono gente insignificante.

E’ tutto così? No. Perché come i ricchi aiutano altri ricchi, nonostante l’illusione di Obama, così i poveri aiutano i poveri. Volontariato, Caritas, elemosine.

La salvezza, ancora una  volta e sempre viene dai poveri. Gesù per salvare, ha capito che in questo mondo doveva farsi povero. Appoggiare il povero e appoggiarsi al povero è la strategia di Dio, l’onnipotente al di sopra dei potenti.

Che cos’è la povertà? E’ il mancare di tutti i mezzi necessari per vivere? E’ vivere stentatamente? E’ il non raggiungere tutto ciò che si desidera? E’ la tristezza per la mancanza di appoggi?

E’ possibile definire la povertà, con i miei mezzi ricchi di espressione? La povertà è l’uomo soffocato dal peso di se stesso e dell’esistenza?

Perché beati i poveri di spirito? Perché solo lo spirito di povertà timbra autenticamente la povertà? E se il povero fosse colui che vive i suoi limiti di creatura, che deve affidarsi a Dio?

GCM 02.05.09