HOME

Home > Percorso FRANCESCANI > Articoli 2008 > Triduo di S. Antonio 2008

Triduo di S. Antonio 2008

Siamo ritornati ai bei tempi, quando chiesa e piazza S. Lorenzo erano gremite di gente per la processione serale della festa di S. Antonio? Festeggiamenti che risalgono ai primissimi anni del nostro ritorno a Vicenza? – Non ancora, ma un barlume di allora ha colpito la sensibilità, in occasione della presenza della reliquia di S. Antonio.

La chiesa si è ravvivata durante tutta la giornata, e durante la messa vespertina del 13 Giugno ci ha rallegrato uno sguardo felice: al momento della distribuzione dell’Eucarestia la bancate si sono svuotate, perché tutti i fedeli all’unisono si sono posti in fila per ricevere il corpo del Signore. Miracolo del Santo in questo periodo di smarrimento religioso?

Questo episodio finale fu preparato nei giorni seguenti.

Già il pomeriggio del 10, la gente – che era stata avvertita da una semplice locandina e da un breve comunicato nella stampa e per radio e televisione locale – attendeva la reliquia del Santo. Con la gente, una chiesa pulita lucente era stata preparata dai frati e dei simpatizzanti di S. Lorenzo. Quel caro busto dorato con l’effigie di Antonio, che si offriva all’affetto dei devoti, centinaia di persone lo toccarono, quasi a sentirsi in mistico contatto con il Santo. 

Il giorno seguente si notava una maggior frequenza in chiesa, soprattutto nel pomeriggio, quando la “consolazione” del Santo si concretava nel sacramento dell’unzione degli infermi, accolta da decine di noi, vecchi e ammalati.

Questa giornata si concluse nell’Aula Francescana, dove fu tenuta una conversazione sui “Primi 80 anni dal ritorno dei frati” a Vicenza. 80 anni, nei quali, dopo il fervido periodo pioneristico, nel quale pezzo su pezzo si riattavano chiesa e convento, seguendo lo spirito di Antonio, seguì una fase di assestamento e una di chiaroscuri. – I frati quando entrano in una comunità a loro ignota, sembra talvolta, per orientarsi,  preferiscano  conoscere la pianta della città, trascurando la verticale orientazione spirituale, che zampilla dalla memoria storica del convento, che essi abitano, poiché occupano le stanze prima abitate dai loro predecessori. Il ricordo di questi 80 anni dal rientro dei frati non solo ci scioglie il cuore nel ringraziare Dio, ma sottolinea anche l’atmosfera antoniana, che investì Vicenza fin dall’inizio del nostro ritorno in città.

Il giorno vigilia di S. Antonio, nel pomeriggio, le famiglie francescane e i gruppi che svolgono le loro attività presso la chiesa e il convento di S. Lorenzo, furono presenti all’avvenimento, quasi a rammentare che anche Antonio faceva parte della loro stessa famiglia.

La serata si concluse con la proiezione, nell’Aula Francescana, del film romanzato “Antonio guerriero di Dio”, dove, naturalmente, lo spettacolo prevalse sul significato spirituale di Antonio, che, soprattutto, era un innamorato di Gesù.

Il giorno della festa del Santo, pur essendo giornata feriale, la partecipazione alle messe – principalmente a quella serale presieduta dal Vescovo diocesano – divenne intensa.

A mezzogiorno i frati e le molte persone, che collaborano a rendere bello il “bel S. Lorenzo”, si radunarono in gioioso fraterno convito in nome di Antonio. E anche durante l’intera giornata, tutti i frequentatori della chiesa poterono partecipare a questa mensa fraterna prendendo il pane di S. Antonio, esposto nel tempio. Bel simbolo di partecipazione al Santo e ai suoi frati.

Durante il pomeriggio la processione dei fanciulli nel chiostro, ricordò la danza dei bambini, che annunciarono la morte del Santo.

La messa serale, ravvivata da canti alternati tra coro e assemblea, concluse in bellezza, serenità e gioia, questo triduo in onore di S. Antonio e per ricordare il ritorno e la presenza benefica dei frati, che creano un’oasi di spirito, nel cuore di Vicenza.