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Gesù unica regola

Quando S. Francesco si convertì, non abbandonò la convinzione di essere un peccatore. Però affermava ciò, che ognuno di noi, che aderiamo a Gesù, afferma: siamo peccatori che Dio assolve e ama. Siamo peccatori santi.

Francesco non voleva altre regole, che il puro Vangelo. La sua norma di vita era meramente il Vangelo, ossia Gesù. Gesù è l’unica norma che immette nel Regno di Dio, qui e ora. Francesco, che aveva aderito al Vangelo, a quel Gesù che impartiva lezioni semplici e adatte ai piccoli e ai poveri, non voleva complicare la vita dei suoi fratelli, perciò per un certo tempo rifiutò di assumere le regole già in vigore tra i cristiani.

Quando l’indisciplina e le prime beghe tra i frati, e la curia romana richiesero a Francesco di scrivere una regola, allora riaffermò: “La regola e la vita dei frati è vivere il Vangelo”. Le norme che seguono sono indicazioni, talvolta cordiali e talvolta severe per il comportamento. Ogni famiglia e ogni gruppo ha le proprie norme, che regolano il gruppo. Queste norme però cambiano secondo le esigenze, nelle quali si trova quel singolo gruppo o quella singola famiglia.
Così dovrebbe essere, e spesso lo fu durante la storia, nella vita dei francescani.

Non complicare il Vangelo è la  prima esigenza del cristiano. E quando le norme di un gruppo non permettono di vivere il
Vangelo in libertà, si prendono le distanze, interiori sempre, esteriori all’occorrenza, dal gruppo nel quale si vive. Questo accadde anche a Teresa di Calcutta.

GCM 25.08.08