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Differenza-ostilità

Stiamo assistendo, con un po’ di raccapriccio, alle carneficine odierne, precedute da altre analoghe nel recente passato, tra sciiti e sunniti. Maometto e il Corano non riescono a fargli capire che provengono dallo stesso ceppo, e quindi dovrebbero ricostruire la loro unità.

Purtroppo nella storia opposizioni e ostilità simili le costatiamo nel cristianesimo ( cattolici, ortodossi, luterani, anglicani, calvinisti ecc. ecc.), nel francescanesimo (conventuali, osservanti, zoccolanti, cappuccini, ecc.). Né Gesù, né Francesco attraggono all’unità.

Non ricordo le separazioni e le lotte nella scienza, nella psicologia, nell’arte, nella tecnica...

Perché l’ostilità? Per l’egoismo aggressivo. Le differenze di vedute e di interpretazioni sono connaturali nell’uomo. Il dono dell’individualità personale comporta la dotazione della differenza. La stessa individualità personale, segna la differenza delle singole persone della santissima Trinità, che, tuttavia, non perde l’assoluta Unità.

La differenza del singolo, assolutizzata dall’egoismo, crea il bisogno di voler indurre l’altro alla misura di un singolo. I più “deboli”, anziché rinforzare le proprie caratteristiche per renderle apporto agli altri, credono di poter mantenere la propria dotazione imponendola all’altro, oppure, quando l’altro non si lascia sopraffare, a staccarsi rancorosamente dall’altro.

A questo punto la semplice e provvidenziale differenza si trasforma in ostilità e lotta. Nelle famiglie, nella politica, nella Chiesa, nell’Islam, nell’arte, nella scienza. Ed ecco gli eserciti.

GCM 15.12.06