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Passaggi

Molte persone dopo l’esperienza di Medjugorie, reimpostano la propria vita, anche in modo entusiastico e radicale. Si impegnano a comportamenti che obbediscano a quanto indicano i “veggenti” e seguono, anche in modo scrupoloso, quella che sono convinti essere la volontà della Madonna: soprattutto preghiere, penitenza, Vangelo.

Il loro fervore e la loro dedizione sono come fiotto di lava, che investe la loror sensibilità e i loro comportamenti. Ed è quasi commovente udirli parlare della loro conversione, che chiaramente delinea due fasi della loro vita: prima e dopo Medjugorie.

Forse non sanno che la loro conversione a Maria è solo un passaggio, e che ogni fervore ha la propria stagione. Tutto è bello dopo Medjugorie, eppure tutto è passeggero.

Deve essere passeggero, se Maria è la Madre che conduce a Gesù: “Fate ciò che lui vi dirà”. Sono le parole di Maria a Cana di Galilea.

Alla pietà cristiana si indica uno slogan: “Per Mariam ad Jesum”. Attraverso Maria per arrivare a Gesù. E poi ecco l’altro passaggio:attraverso Gesù per raggiungere il Padre.

Per molti Medjugorie è un inizio. Un inizio davvero serio e, se Dio vuole, salutare. Ma è solo un passaggio, non l’ultima fermata del deposito tranviario. Maria è luce verso Gesù, invece alcuni corrono il rischio che tale luce sia solo un abbaglio.

Quando gli entusiasmi iniziali si affievoliscono naturalmente e la fedeltà agli impegni tende a diminuire, si rimedia a tutto, soltanto se sullo sfondo resta Gesù.

GCM 15.07.11, pubblicato 12.10.11