Perché genitori, insegnanti, superiori pretendono che un loro comando sia eseguito immediatamente?
La risposta ovvia: perché i figli, gli alunni, i dipendenti sono considerati robot, macchine meccaniche. Non uomini.
E, inoltre, perché chi comanda crede di aver assunto l’onnipotenza di Dio: Lui disse e le cose furono fatte.
L’onnipotenza davanti a una macchina. Da qui la tristezza e le frustrazioni. L’assenza di umanità in tutti e due.
Poi gli stessi che comandano leggono il Vangelo di Luca, là dove si narra dell’angelo che si presenta a Maria, e lodano la sottomissione obbediente della Madonna, e la propongono come esempio.
Forse non hanno letto tutto il brano, né l’hanno meditato.
Maria, avendo ascoltato un saluto insolito, si turba. Il saluto è gravido di divinità, dovrebbe essere stimolo alla gioia, secondo le intenzioni del messaggero (Godi, Maria!), e invece Maria resta scossa, trasecolata. Bell’impatto!
Poi l’angelo dice a Maria, che diventerà madre. Diventare madre per una donna ebrea era il massimo della gloria. E invece Maria obietta: “Come è possibile?”.
Finalmente, alla fine del parlamentare contrastato, l’angelo assicura Maria che Dio opera in lei; e a questo punto, solo a questo punto, Maria si adatta. E’ un adattarsi, fidandosi di Dio, perché la proposta viene da Dio.
L’esempio di Maria esibisce due facce: le difficoltà, che lei oppone; la sottomissione che lei offre.
Il rapporto è tra Maria e Dio. L’angelo è solo un tramite.
E chi può affermare che ogni genitore, insegnante, superiore, sia all’altezza di Dio?
GCM 20.12.09