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Vendicarsi?

Quando riusciamo a dominare la nostra vendetta, possiamo sentire diverse emozioni.

La prima viene dal sentirci insoddisfatti, per non aver prevalso contro colui, con il quale rimane un conto ancora sospeso. Nasce la percezione di una sconfitta.

Altra emozione può venire dal considerare di esser stati “bravi” nel dominare noi stessi. E’ una sensazione di progresso nel diventare padroni di noi stessi, e nell’aver acquistato un po’ di virtù. E’ il considerare l’autocontrollo, non come una costrizione, ma come un autocompiacimento.

Altra emozione ancora, e più energica delle due precedenti, ci sgorga in cuore, per esserci trovati in armonia con la parola e con la volontà di Gesù: se Gesù davvero ci interessa, e se l’amore che viene da lui desideriamo invada la nostra vita, con la sua soavità e con la sua dolcezza.

In questo caso non ci interessa l’aumento della nostra crescita morale, o dell’accumulo di virtù. Ci interessa soltanto l’aver mantenuto la nostra armonia con Gesù e con la Trinità. Non ci guardiamo più sotto l’aspetto del merito o del peccato, ma soltanto sotto l’aspetto dell’amore.

Per stare sempre in armonia con il Padre, Gesù fece sempre la volontà del Padre. Non si comportò secondo le leggi o la virtù, ma soltanto guardando in alto e dentro di sé.

Perciò il cercare qual è la volontà del Padre è l’unica vera posizione per essere nella completa serenità. E la volontà del Padre, non sta nelle norme, ma nella persona di Gesù...amata.

GCM 22.08.09