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Armonia di fede

Credere e non credere a Dio che si rivela. Questi solo sono i due versanti davvero opposti nella vita del mondo.
Ciascuno di questi due versanti è fornito di una logica appropriata. Le due logiche non si possono confondere, sebbene sia l’unico cervello umano che le realizza.

Quel cervello che Gesù stimola: “Sapete arguire se domani ci sarà bello o brutto tempo, e non sapete arguire ciò che , in me, riguarda il piano di Dio, la vita eterna”.

La logica terrena si serve di due metodi: l’osservazione empirica e la speculazione filosofica. Sono metodi che hanno portato e portano sempre più lontano il sapere dell’uomo. Questa logica, se procede correttamente, penetra sempre più nella scoperta del mondo e dell’uomo. Sgarrare da questa logica produce catastrofi.

Esiste anche una logica della fede.

Anch’essa è ferrea, sebbene prenda l’avvio non dalla sperimentazione né dalla speculazione, ma dalla certezza della parola di Dio.

Accettata la fede in Dio e in Gesù, tutte le esigenze riflessive o comportamentali si intrecciano tra di loro in armonia ammirevole. Armonia che talvolta sorpassa le nostre forze, e, per godere della quale, solo lo Spirito di Dio ci può (ci deve!) aiutare.

Quando pretendiamo di inserire infiltrazioni di logica terrena, nell’armonia di Dio, facendo prevalere la logica terrena sulla logica di fede, allora turbiamo l’armonia e frantumiamo la gioia. Se, invece, sottomettiamo la logica terrena alla logica di fede, allora anche la logica terrena entra nell’armonia totale.

Ma gli uomini evitano l’armonia della verità, per paura di elevarsi e di soffrire vertigine. “Preferiscono le tenebre alla luce”.

GCM 06.01.09