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Disperazione (2)

Gesù aiuta la prostituta disperata. Gesù è l’unica speranza dei disperati.

La disperazione si risolve, quando si prende coscienza del male che ci turba, e ci si incontra con Gesù. Verità su di noi, confidenza con Gesù.

Anche la disperazione può travalicare oltre la coscienza del male, o può non tener presente la coscienza del male.

Se il male, che travaglia, viene artificiosamente passato per un bene, allora la disperazione sfocia nel disastro, nella morte o nello squallore.

Lo squallore disperato degli omosessuali, dei transessuali, dei pedofili, li porta a gloriarsi della propria disperazione. La gloria di essere gay, è il simbolo del travalicare i limiti della disperazione, come i disperati che superano i parapetti dei ponti per precipitare nel burrone sottostante.

C’è un diritto a essere disperati, e a gloriarsi della propria disperazione?

E’ una domanda che viene spontanea, quando ci si trova davanti allo squallore di certe manifestazioni a favore delle perversioni e delle profonde immaturità psichiche. Tra poco assisteremo alle manifestazioni orgogliose di essere ladri, assassini, satanici. E’ la china, cui conduce Semiramide.

La pietà prende il cuore di chi vede in certe manifestazioni la miseria morale e la povertà intellettuale di molta gente, che nel degrado morale vede - mentendo - un progresso di civiltà.

Sì, è un progresso di quella civiltà, che - come sappiamo - fa accrescere il numero dei suicidi.

Eppure la misericordia di Dio non desiste, né può desistere la nostra pietà per i disperati. Lui e noi attendiamo che ritornino, perchéGesù è dappertutto, anche seduto al pranzo di un fariseo.

E la nostra domestica disperazione? I nostri vizi che continuano? Le nostre sconfitte morali alle quali ci adattiamo? Il nostro peccato che non viene superato? Gesù è capace di sollevarci dalla disperazione.

GCM 16.06.07