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Crescita di grazia

“Nato da donna” . questa frase di S.Paolo è l’unica che lui scrive sulla Madonna. Lo scrive per confermare l’umanità di Gesù, per costruire la quale l’apporto della Madonna fu indiscusso. Può anche esser significativo il fatto che Paolo, per assicurare l’umanità di Gesù, non accenni a un padre, ma solo alla madre.

Gesù uomo. Luca ricorda: “Gesù si sviluppava nella sapienza, nella statura e nelle grazia presso Dio e gli uomini.”

Gesù, autenticamente uomo, si sviluppava anche in grazia. Sapienza ed età o statura fanno parte dello sviluppo umano. La grazia è un dono: il crescere in grazia, doveva dipendere solo dal donatore. Invece dal contesto si deduce che il crescere della grazia faceva parte del suo sviluppo. Ossia: come dall’intimo della struttura umana emergono le forze che fanno crescere la statura e l’intelligenza, dallo stesso intimo si sviluppava la grazia.

Un episodio della vita di Gesù, ci aiuta a intuire la crescita di grazia dall’interno.

L’episodio è quello della donna sirofenicia, che importuna Gesù, perché guarisca la figlia.

In Gesù si scatena un conflitto tra l’obbligo della sua missione (un incarico solo per gli Ebrei) e il cuore (la compassione per la donna, accompagnata dal fastidio provato dai discepoli: “ci grida dietro”).

Vince il cuore, l’umanità di Gesù. Nello stesso tempo la “grazia” di Gesù si allarga, sviluppandosi anche verso i “cani-pagani”. Quella Grazia, che stava chiusa in Gesù, per aiutare i pagani, ora è liberata, allargando il suo raggio. Era una grazia “dormiente”, non attuata, non sviluppata, che finalmente cresce, con il crescere umano della compassione.

GCM 16.08.05