HOME

Home > Gesù RISORTO > Articoli 2010 > Tuffo nella cattiveria

Tuffo nella cattiveria

Nella pienezza dei tempi. Così si esprime la Scrittura, quando indica il tempo della venuta di Gesù.

 S. Luca, nel suo Vangelo, quando intende collocare in un periodo temporale, o storico, la predicazione di Giovanni il Battezzatore prima, e poi quella di Gesù, ci presenta una lista di nomi: Tiberio, Erode, Pilato, Filippo, Lisania, Anna e Caifa. Una serqua di brave persone, a cominciare da Tiberio per concludere con Caifa. Assassini, divorziati, adulteri, crudeli, avari e rapaci, falsi e mestatori. E’ questa la pienezza dei tempi?

Tempi, che esplodono di cattiveria e di immoralità.

Oppure la pienezza dei tempi si riferisce soltanto al progetto intimo di Dio? La pienezza della sua incontenibile misericordia?

E’ il deragliamento degli uomini, oppure è il bisogno di salvare di Dio, che segna la pienezza dei tempi?

Oppure la pienezza indica il massimo di ogni possibilità umana, sopra la quale giunge l’opera di Dio? I tempi, e ciò che essi includono ed esprimono, sono giunti alla propria estinzione?

Resta però una cosa certa e rilevabile: in mezzo a gente immorale Gesù infila la presenza e l’amore di Dio.

Tiberio, pretenzioso, divorziato, amante della grandiosità (Roma e Anacapri), politico acchiappatutto... come la maggior parte dei capi politici di allora, di oggi, di sempre, segna  la più smaccata dimostrazione della sua vacuità umana! Paolo: se i grandi della terra fossero stati intelligenti, non avrebbero crocifisso il Signore Gesù.

Gesù muore schiacciato dai potenti, eppure fomenta infinitamente la vita umana di allora, di oggi, di sempre.

Per Paolo, Gesù è la sua vita, e il morire un guadagno.

GCM 06.12.09