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Energia nel Risorto

Quando ci raccogliamo in preghiera (silenziosa, o corale, o attiva), ci accorgiamo che Gesù è in noi, e noi siamo in Gesù. Il Risorto ci avvolge e ci permea. Chiede soltanto che in questo mistero ci inoltriamo con la fede.

Gesù Risorto in noi, e noi nel Risorto. E’ l’unica energia divina, che penetra l’energia cosmica da lui creata, e la riempie della superenergia increata, che forma la Trinità, quell’atto puro di cui parla la filosofia, oppure quel “Padre che opera sempre” del quale parla Gesù.

La fede in Gesù presente e penetrante il mondo, non è una mera fantasia, alimentata da un po’ di buona volontà, ma è una realtà, che ci raggiunge e ci permea “fisicamente” sebbene arcanamente. Senza questa penetrazione fisica di energia nelle persone, non comprenderemmo le estasi dei santi, il digiuno di molti anni vissuto da qualche santo alimentato soltanto dall’Eucarestia, la levitazione di Giuseppe da Copertino, e molte altre esperienze, cosiddette mistiche, che serpeggiano nel mondo, drentro e fuori la Chiesa cattolica.

Gesù Risorto, raccoglie in sé la forma più intensa di questa carica di energia, e anticipa il formarsi di quell’energia, che ciascuna persona sperimenterà nella propria risurrezione.

Il nostro continuo bagno in Gesù, vissuto oggi nella fede, domani faccia a faccia, ci assicura e ci conforta, e rende penetrante il nostro pregare, perché il pregare Gesù (e in lui il Padre) è attuare il continuo contatto della nostra energia personale con quella di Gesù. Perciò Gesù ci assicura: “Chiedete e otterrete, bussate e vi sarà aperto”. L’unica condizione: non rinunciare alla cosciente e creduta nostra connessione energetica, con l’energia di Gesù.

GCM 06.04.10  -  pubbl. 27.07.10