HOME

Home > Gesù RISORTO > Articoli 2009 > Speranza nostra

Speranza nostra

Salve, speranza nostra.

I profeti, soprattutto Geremia, Isaia ed Ezechiele, annunciavano la liberazione dai disastri subiti dal popolo ebraico, infondendo speranza. Ogni vera profezia, se viene da Dio, deve infondere speranza. Il profeta, che è mandato dal Dio d’amore, non può sottrarsi a tutto l’amore di Dio, che è richiamo ed è conforto.

Molti di noi sono afflitti e allarmati.

I pochi potenti che possiedono armi atomiche (energia rapinata all’uso pacifico e promovente voluto dal Creatore, amante della vita), minacciano il mondo, e molti disperati continuano a uccidere e a perseguitare altri disperati, solo perché hanno in mano un fucile. La natura si deteriora. L’uomo diventa sempre più un confinato nel recinto del proprio egoismo.

Chi ci salverà? Come resistere dentro il buio che s’infittisce?

C’è, in questi tempi di Sibari e di Gomorra, un’intensificarsi di due correnti che s’incontrano in divina sinergia: la frequentazione terrena della Madonna, speranza nostra, e la devozione intensificata di credenti e di Papi a Maria.

Le apparizioni e le visioni di Maria sono aumentate: Lourdes, Fatima, La Salette, Medjugorie, Sicilia, Africa, America, Asia. E’ un crescendo di presenza e di sollecitazione a sperare, soprattutto tramite la preghiera.

Più si appesantisce la nostra paura, e più è necessaria la preghiera. La preghiera è più forte della paura. E’ necessario riapprendere a pregare, a riprendere la preghiera, troppo dimenticata.

GCM 09.09.08