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Gesù facilitazione

Antico e Nuovo Testamento. Due valori uniti: il Nuovo completa l’Antico, Gesù compie Dio nel mondo. Quando il nuovo distrugge l’antico, diventa orfano e terribilmente infelice.

L’Antico Testamento ci portò il vero Dio, unico, provvidente, regolatore della vita. Ma Dio, perché ama l’uomo, per facilitare la relazione tra sé e l’uomo, regala il Figlio. Perciò il Nuovo Testamento è esplicitazione di Gesù, che ci facilita l’accesso al Padre.

Gesù è la facilitazione. Facilitazione per il Padre, che si situa tra gli uomini; facilitazione per l’uomo, che trova il sicuro accesso al Padre.

Gesù è l’ultimo gradino del dono di Dio alla “sua” creazione. Si inizia con la creazione (“Fiat”), si continua con la rivelazione (Profeti) e si giunge alla presenza (Gesù).

Creazione, rivelazione, presenza. Resta l’ultima tappa: l’assunzione del creato e delle creature in Dio, quando - come dice Paolo - Gesù consegnerà mondo, chiesa e se stesso, al Padre.

Gesù facilitazione e anche Gesù liberazione e libertà. Gesù dato liberamente a tutti. Decide di darsi a tutti tramite il suo permanere nel mondo con la chiesa, piena di Spirito Santo.

Paolo VI e Giovanni Paolo II, sono stati i papi che hanno spalancato le porte, affinché tutti entrassero. Gesù dice anche che lui è la porta, attraverso la quale si entra e si esce.

Purtroppo c’è un simbolo secolare che indica la chiusura: il  tabernacolo  che contiene le specie eucaristiche. Chiuso, tranne qualche minuto, con doppia porta chiavata.

E con il tabernacolo tutta l’ingessatura della liturgia e dei sacramenti. Il dono di Dio al mondo, assicurato in cassaforte?

GCM 12.01.09