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Gesù energia

Quando studiavo teologia nel Seminario Patriarcale di Venezia, i miei colleghi seminaristi facevano del lepidismo prettamente veneziano, canticchiando: “Non sapendo più che fare di quell’uomo, lo fecero canonico del Duomo”.

So anche che alcuni di essi furono nominati canonici a S. Marco. La storia che si diverte. Eppure sotto la tinta ironica si nasconde una dolce realtà.

Non rari preti, dopo aver svolto un lavoro pastorale nelle parrocchie, sono nominati canonici, ossia persone adibite a recitare le ore canoniche nel duomo.

Da persone di azione e di preghiera, a persone di preghiera più che di azione. Persone che scoprono e vivono in maggior attività e consapevolezza, l’uso più alto del tempo umano: la preghiera.

Vivere ed essere sostentati in vista della preghiera, per trascorrere l’ultima parte della vita, nella fortezza della preghiera dalla quale si sprigiona un’energia cosmica benefica e santificante, non solo per la persona che prega, ma anche per tutto il mondo.

Sotto questo aspetto, i monasteri di suore di clausura, dedite alla preghiera, sono centrali atomiche, che irradiano energia “positiva” nel mondo.

Che questo irraggiamento di positività sia reale, lo afferma tutta la storia di Israele e della Chiesa. Oggi anche la scienza fisica è giunta a conclusioni simili.

Infatti il cosmo è tutta energia. E ogni fonte di energia, fisica psichica spirituale, influisce sull’energia di tutto il cosmo.

Ci è sufficiente richiamare lo Spirito Santo insito in Gesù di Nazaret, per costatare quanta energia benefica si sprigionasse da lui e si propagasse nel mondo! E questo Gesù, potenza energetica, è oggi nell’Eucarestia.                      

 GCM 08.10.09