LuceSiamo nella luce e non ne godiamo lo splendore.
Paolo ci assicura di esser figli della luce, trasportati nella luce. E, per molti di noi, il pensiero corre al futuro, al Paradiso, dove tutto è chiaro, illuminato dalla presenza del Padre.
Siamo nelle luce, sebbene ancora non vediamo. Quando vedremo lui, allora tutto si rischiarerà.
Eppure noi già vediamo la luce, la verità, lo splendore della realtà. E’ vero che tutto avviene grazie alla fede. Però è anche vero che la fede è più sicura di ogni altra certezza.
Per noi la realtà si mostra anche nell’abisso del suo intimo. Chi altro afferma come noi, che Dio esiste, che Gesù ci salva, che siamo figli di Dio, che la vita è riscaldata dalla speranza e dalla certezza dello Spirito Santo? Queste realtà per noi sono “ovvie”! Eppure queste realtà e la loro lettura sono di una luminosità senza confini.
Noi vediamo il mondo, gli uomini e Dio, con la stessa luce di Dio! Noi ci sentiamo salvi in un mondo che dubita e del dubbio fa l’unica sua certezza. Noi vediamo, con il cuore pieno di gioia, Gesù splendore del mondo, radice della realtà, fine e rifugio, sapienza, salvezza, rappacificazione dei cuori e delle persone, accoglitore dei poveri, dei sofferenti e di noi peccatori.
Questa maniera di schiudere gli occhi sulla realtà, è luce, luce immensa. E’ vero: siamo figli della luce. Le tenebre di una vita senza senso per noi non esistono più, anche perché, se stanchezza e balordaggine talora ci raggiungono, il nostro ricorso a Cristo è sempre possibile, grazie al dono dello Spirito.
GCM 02.09.05
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