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L'unità umana

L’ONU è un semplice sostituto dell’Eucaristia. Anzi è una premessa, una profezia dell’Eucaristia.

L’Eucaristia è comunione, unione comune di ogni uomo. Unione Uomo-Dio, unione uomo-uomo. L’unione uomo-uomo, in Gesù, è tanto stretta, che Paolo la indica come unico “corpo di Cristo”. Tutti gli uomini formano quest’unico corpo di Cristo. Qualche ricercatore in teologia ipotizza addirittura che il mondo è l’unico corpo di Dio.

Tutto tende all’unità. L’unica unità reale possibile è Gesù. Le culture, pur belle, dividono: ricordiamo la torre di Babele. Tuttavia le culture, dentro le quali si formano le religioni, pur richiamandosi le una alle altre (forse grazie a un’unità iniziale che si chiama semplicemente “uomo”, “Adam”) rimangono divise, spesso separate e concorrenti, talvolta nemiche. Le religioni, condizionate dalle culture, non trovano l’unità, sebbene tendano ad un reciproco accostamento cordiale. La fede in Gesù e di Gesù è la grande possibilità di unità tra i diversi (Paolo: Ebrei e Pagani).

Gesù è la grande occasione di unità tra le persone e tra i popoli, la reale possibilità di unione, che non dipenda da un mero contatto (ricordiamo Rousseau).

Le religioni sono via e profezia verso Gesù. Attendono Gesù per validificare se stesse e la propria funzione di salvezza. Profeti Buddha, Lao-Tze, Zoroastro, ecc. Anche Maometto, che esplicitamente si riallaccia al “prima di Cristo”.

Anche l’ONU è una profezia verso Gesù. Profezia non del tutto riuscita. Come del resto, la profezia di Giona era una profezia precaria. Però “ben più di Giona ora è qui”: dice Gesù.

GCM 16.03.05